Parrocchia di S. Egidio Abate in Gambettola

MADONNA DELLE GRAZIE

 

Il Restauro
Relazione curatrice
Foto varie fasi

L'affresco della Madonna delle Grazie
a cura di Rinaldo Ugolini
 

 Intimamente legata alla comunitΰ del Bosco θ l'immagine della Madonna delle Grazie. Anche le vicende relative alla nostra compatrona, come molte vicende relative alla chiesa ed alla comunitΰ del Bosco, sono avvolte nel mistero. Un'antica tradizione orale, tramandata di generazione in generazione, narra che la Madonna delle Grazie, in tempi tanto antichi che di essi si θ persa la memoria, si trovava in una chiesa che era posta a settentrione della parrocchia. Un giorno la Madonna fu vista nei pressi dell'attuale chiesa parrocchiale. I buoni parrocchiani di allora, interpretando tale "spostamento" come un chiaro segno della volontΰ della Madonna di trasferirsi nella chiesa posta a sud, tolsero la sua immagine dalla chiesa antica e la portarono nella nuova chiesa. Leggenda o realtΰ?

          Nei giorni 8, 9 e 10 gennaio 1820 il Cardinale Francesco Saverio Castiglioni, vescovo di Cesena, venne in visita pastorale alla parrocchia del Bosco. Nel corso della sua visita il presule, oltre che redigere una lunga relazione sullo stato della nostra chiesa, pose al parroco di allora cinquanta quesiti ai quali, don Ragonesi rispose in maniera precisa ed esauriente. Al tredicesimo quesito don Ragonesi rispose, fra l'altro: "L'immagine di Maria Santissima, detta delle Grazie, miracolosa ed antichissima, fu trasportata col muro stesso, segato a ferro, dalla prima chiesa di questa parrocchia, di cui ho parlato nel principio, e fu collocata sopra il lato dritto della chiesa, che forma presentemente una colonna". Nell'appendice alle risposte date ai quesiti del vescovo si legge inoltre: "Sulla colonna a man dritta dell'arco della Cappella del Suffragio vi θ incastrato il pezzo di muro su cui θ dipinta la Madonna delle Grazie".

          Giunti a questo punto abbiamo sufficienti elementi per ricostruire il lungo viaggio della Madonna delle Grazie dalla Branchisa al Bosco. Dipinta forse da un umile e devoto fedele, su di una parete della primitiva chiesa di Sant'Egidio, quando questa fu abbandonata (nella seconda metΰ del Quattrocento?), l'immagine fu tagliata "a ferro" dal muro e, come riferisce don Ragonesi, fu trasportata, "col muro stesso", nella chiesa che era stata ricostruita a sud e fu incastrata nella colonna che si trovava nell'arco della Cappella del Suffragio.
Da poco restaurata, la Madonna delle Grazie tornerΰ presto nella nostra chiesa parrocchiale da dove, da piω di cinquecento anni, Ella ci sorride e veglia su di noi.
 

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P.S. Attualmente l'affresco θ situato sopra una tavola di legno, perchι, in tempi piω recenti, l'immagine fu tolta "a strappo" dalla sua seconda dimora (la colonna a man dritta dell'arco della Cappella del Suffragio) e poi collocata nell'altare di sinistra della chiesa. Altare a Lei dedicato. Si ricorda brevemente che il titolo di "Madonna delle Grazie" θ fatto risalire a S. Bernardo di Chiaravalle, il quale, in uno dei suoi celebri sermones "de acquaeducto", afferma che Maria Santissima θ come un acquedotto al quale tutti i cristiani attingono le grazie loro necessarie.
Alla fine dell'anno duemila l'affresco θ stato affidato alle cure della dott.a Maria Letizia Antoniacci che ne ha curato il restauro. L'immagine che riportiamo qui sopra θ quella risultante dal restauro.